Visita a Vienna 2024
Le classi 5E e 5I hanno visitato Vienna dall'11 al 17 marzo 2024.
Il viaggio in treno ha portato gli studenti nella capitale austriaca crocevia mitteleuropea, che ha influito sulla storia, sull’arte e sulla musica non solo della città ma del mondo intero.
Il programma prevedeva la visita ad alcuni dei musei più importanti della città, come il Belvedere, e il Kunsthistorisches Museum, con alcuni dei capolavori non solo dello Jugendstil viennese (Klimt e il suo famosissimo “Bacio”, Schiele, Kokoschka) ma anche luogo di capolavori di Caravaggio, Arcimboldo, Velazquez, Duhrer, Bruegel e Rubens, per citare alcuni autori, e sede della preziosissima saliera del Cellini.
Facile sarebbe stato soccombere alla sindrome di Stendhal, ma la visita, spesso a piedi, delle vie della città, il percorso lungo la Ringstrasse, o per i viennesi semplicemente Ring, solcata anche dai tram e dalle carrozze che ricordano l’epoca imperiale, ha permesso di riprendere il fiato e ammirare palazzi imperiali, piazze, giardini e uno dei più begli esempi di gotico che è la cattedrale di Santo Stefano.
Nonostante l’impatto climatico sia stato alquanto “rigido” con pioggia e freddo gelido, questo non ha impedito ai nostri alunni di raggiungere il tetto del Duomo ed ammirare dall’alto la vista di questa elegante città.
I giorni successivi si sono succeduti con un clima molto più piacevole e d’obbligo una tappa è stata la visita al castello di Schonnbrunn, dove gli alunni hanno potuto ammirare i fasti dell’epoca imperiale, condotti virtualmente dai passi della Principessa Sissi. Ogni visita è stata accompagnata da una guida che, in italiano o in inglese, ha svelato le tappe storiche di alcuni dei palazzi che ospitano le collezioni permanenti d’arte e ha fornito una descrizione dettagliata di alcune opere di spicco.
Non previsti dalla visita, ma apprezzati dagli studenti, sono state le visite al Museo gemello del Kunst, il Naturhistoriches Museum, museo di storia naturale, e il Leopold Museum, sede della maggiore collezione di opere di Egon Schiele.
Una passeggiata li ha anche portati alle case popolari e coloratissime del quartiere di Hundertwasser, compresa la tappa d’obbligo al simbolo della città: la ruota panoramica del Prater.
L’ultimo giorno è stato dedicato alla visita del Museo della Secessione, che ingloba nella sua architettura e nel suo interno, tutta la forza espressiva degli artisti della secessione viennese, che fecero di questo luogo la sede della loro associazione, il loro “tempio dell’arte” sulla cui facciata una massima recita “Ad ogni epoca la sua arte. All’arte la sua libertà”.
Al suo interno l’importante opera di Gustav Klimt, il “Fregio di Beethoven”, con tema la Nona sinfonia.
Anche la pasticceria e la cucina tipica viennese sono stati oggetto di interesse degli studenti che sicuramente hanno apprezzato la dolcezza della classica Sachertorte.
Ad accompagnare le due classi le docenti Boscherini, Guttadauro e Lanza.